Licio Di Biase eletto Presidente della Settembrata abruzzese
La “Settembrata abruzzese” è la realtà associativa che in 60 anni di attività si è caratterizzata per essere stata il riferimento culturale della tradizione popolare dell’Abruzzo: teatro, poesia, musica, balli e canti folkloristici, dialetto. Tanti sono stati i settori che hanno coinvolto pezzi di società abruzzese nella riscoperta, nella valorizzazione e nella conservazione della propria tradizione. Tutto è iniziato alla fine degli anni ’50 e aver attraversato i decenni che vanno dal boom economico fino ai nostri giorni sta a testimoniare le grandi sensibilità coinvolte in questo mondo. E i ricordi vanno ovviamente ai Presidenti che hanno fatto la storia dell’associazione: Rino Fabiano, Antonio De Laurentiis, Aldo Teodori, Camillo De Leonardis, Marcello De Giovanni, Antonio Luise , Gabriella Serafini e ultimo in ordine di tempo, Gino Orsini, uno dei soci fondatori.
Ora, per la Settembrata abruzzese si apre una nuova Stagione con l’elezione a Presidente di Licio Di Biase e con il direttivo formato da Emilio Marconi (Vice Presidente), Lina Ciucci (Segretaria), Daniela D’Alimonte, Mimmo Sarchiapone, Nicola Di Nardo, Sara Iannetti e Silvio Salone (addetto stampa). Gino Orsini, presidente uscente è stato nominato Presidente onorario. (CONTINUA)
“Quella che si apre”, ha dichiarato il neo Presidente Licio Di Biase “sarà una fase innovativa, in cui l’associazione lavorerà per essere sempre più il contenitore etno-antropologico dell’Abruzzo, aprendosi alle tante esperienze della musica etnica che va oltre quella prettamente folkloristica che sarà sempre oggetto di grande attenzione. E poi, il dialetto. Occorre riacquistare la consapevolezza che il dialetto è la lingua del territorio, dove ci sono tanti tentativi di espressione, magari senza un accurato confronto con la sua formula classica. E poi, il teatro. Anche in questo settore c’è una grande produzione, lasciata ad una latitanza espressiva e culturale. Tutti i settori della tradizione e della cultura popolare saranno interessati a questo processo innovativo: arte, poesia e letteratura, musica popolare e d’autore, teatro, folklore, tradizioni, ambiente, personaggi illustri e tutto ciò che può dare forza e sostegno alla tradizione ricordando come diceva Tommaso Moro: “Tradizione è trasmettere la fiamma, non conservare la cenere”.
E per fare questo ci si aprirà alle nuove metodologie della comunicazione: la tradizione che viaggia con forza nell’epoca della globalizzazione per esaltare la propria identità.
Diceva Gabriele d’Annunzio in un comizio tenuto a Miglianico nell’agosto del 1897 durante la campagna elettorale in cui venne eletto parlamentare: “I popoli forti e felici sono quelli che non disperdono l’essenza ereditaria della loro stirpe, ma la conservano gelosamente e ne impregnano ogni opera loro”.
Con questo spirito si avvia la nuova stagione della “Settembrata abruzzese”.
Ufficio Stampa