La mammina di Roberta Zimei (Tabula Fati)

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L’arrivo della nuova levatrice in un piccolo paese dell’Appennino abruzzese apre scenari insoliti nella vita dei personaggi, svelandone i segreti fino ad allora rimasti attutiti dalle consuetudini e dal silenzio, come quei paesaggi di montagna lo erano dalla neve.
     La Mammina è una giovane donna forte e appassionata che non rinuncia al desiderio di essere se stessa neanche quando si scontra contro i muri alzati dagli stereotipi di un ambiente chiuso e ancora ferito dalla miseria causata dalla guerra. La sua ricerca di libertà e il prezzo che dovrà pagare, passano attraverso storie aride e infruttuose come la terra coltivata a fatica dai contadini; come la rassegnazione e il silenzio.
     La Mammina è un romanzo che racconta il desiderio di libertà con la delicatezza di una protagonista, Anticlera Massari, che rifiuta di riconoscersi in un ruolo che non sente suo e che lotta per sfuggire dalle trame di una violenza taciuta e capillare. Con la vitalità, la sfrontatezza e le vulnerabilità di tante altre donne che non hanno voce. È un romanzo che affronta, con un’ironia mai rassegnata, la ricerca di un finale diverso.

Roberta Zimei è nata a L’Aquila e vive a Pescara. È sposata, ha una figlia e una dolcissima labrador chocolate di nome Cuba. Laureata in Lettere moderne, si è specializzata nella comunicazione istituzionale e nella scrittura per il web, campi nei quali continua a lavorare all’Università “G. d’Annunzio”. Qui, dopo un’esperienza nell’emittente televisiva di Ateneo, ha ricoperto il ruolo di capo ufficio stampa per otto anni. Giornalista pubblicista, ha collaborato inizialmente con il quotidiano “Il Centro” e da più di vent’anni collabora con il quotidiano “Il Messaggero”.
     Ha pubblicato i racconti: “Il condominio” nella raccolta Cronache di un tempo senza tempo (Tabula fati, Chieti 2020), “Il venditore di aspirapolvere” nella rubrica letteraria “Il Sabato del racconto” di “Repubblica - Parma” (settembre 2020) e “Zucchero e pane” sulla “Rivista letteraria Formicaleone” (settembre 2020).

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