POLITICA

Maria Rita Carota neo assessore alla Cultura

on .

Presentazione questa mattina (giovedì 3 marzo) in Comune per il neoassessore Maria Rita Carota

 

Prima uscita pubblica per il neoassessore comunale Maria Rita Carota che questa mattina è stato presentato ai giornalisti e alla città nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella Sala consiliare del Comune, alla presenza del sindaco Carlo Masci,  della Giunta, del presidente dell’assise civica Marcello Antonelli e di una vasta rappresentanza del Consiglio comunale. <Ringrazio per il lavoro svolto e per l’impegno profuso l’assessore Mariarita Paoni Saccone – ha detto il sindaco – al quale riconosco il contributo dato all’amministrazione in un momento molto difficile per via dell’insorgere dell’epidemia Covid. Con la maggioranza di centrodestra abbiamo tracciato una sintesi intorno agli obiettivi di governo della città per la seconda metà di questa consiliatura, nella quale Pescara è chiamata a raggiungere  importanti risultati. Alla dottoressa Carota auguro buon lavoro e garantisco la mia disponibilità a condividere i progetti che porteremo al centro della Primavera culturale che Pescara sta vivendo negli ultimi anni>. Mariarita Paoni Saccone ha rivendicato il lavoro svolto <nell’interesse di Pescara, alla quale penso di aver offerto l’opportunità di confermare il profilo considerevole della propria offerta culturale. Molte cose sono ancora in gestazione e credo quindi che l’assessore Carota potrà sviluppare la progettualità dei settori che ora sono di sua competenza partendo da una base solida. Ringrazio l’avvocato Carlo Masci per l’opportunità che mi è stata offerta e auguro all’intera giunta i migliori successi>. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Maria Rita Carota ha chiarito che <assumono un valore centrale i contenuti della proposta di cultura, che rappresentano un pilastro fondamentale per la crescita civile della comunità; ma non meno rilevanti sono però ”i contenitori”, gli spazi che dobbiamo valorizzare e utilizzare al meglio. Per questo sto avviando in queste ore con gli uffici preposti una ricognizione di questo patrimonio. Le idee sono molte anche riguardo le altre deleghe che mi sono state assegnate, nei prossimi giorni ci saranno le prime novità>. Per il presidente del Consiglio comunale, Marcello Antonelli, <Maria Rita Carota è persona certamente esperta, con una storia politica e di pubblico amministratore che offre garanzia di competenza. L’occasione è la migliore anche per smentire chi afferma che il centrodestra non sia coeso. Da sempre invece la coalizione si caratterizza per un grande capacità di confronto. Il ricorso al dibattito interno non è mai venuto meno e oggi la presenza della maggioranza al gran completo è la più ampia dimostrazione di un clima di serenità>.

 

Ai rappresentanti delle testate giornalistiche il sindaco Masci ha specificato la nuova distribuzione delle deleghe all’interno dell’Esecutivo, in realtà di tratta di minimi cambiamenti finalizzati soprattutto a rendere più coerenti i settori di attività.        

La delega agli Asili Nido viene attribuita da oggi al vicesindaco Gianni Santilli, già assessore alla Pubblica istruzione, alle Mense e all’Edilizia scolastica;
la delega all’Antidegrado passa nelle competenze dell’Assessore Adelchi Sulpizio;
l’assessore Patrizia Martelli non gestirà più il Patrimonio ma, insieme alle altre deleghe, avrà anche quella all’Ufficio relazioni con il Pubblico.

 

Tino Di Sipio nominato Presidente dell'Istituto di cultura politica "Giuseppe Spataro".

on .

L’Istituto di cultura politica “Giuseppe Spataro”, con Presidente uscente Licio Di Biase e direttore uscente Francesco Di Filippo, ha provveduto a riorganizzare il movimento alla luce dell'eccezionale manifestazione tenuta a luglio su Remo Gaspari, in occasione del decennale della sua scomparsa e del centenario della nascita.

 

La succitata manifestazione ha offerto lo spunto per il rilancio dell'Istituto sempre più veicolo per la conoscenza della storia della Democrazia Cristiana, di fronte al tentativo sempre più evidente di far scomparire dai libri di storia la straordinaria esperienza dei democratici cristiani. Va ricordato  che in Italia la Democrazia Cristiana ha avuto protagonisti di eccezionale livello quali Alcide De Gasperi, Giorgio La Pira, Giuseppe Dossetti, Aldo Moro, Amintore Fanfani, Giulio Andreotti,  Benigno Zaccagnini, Tina Anselmi, Enrico Mattei, Ciriaco De Mita (ancora in vita) e decine e decine di altri personaggi che con il loro impegno hanno  permesso all'Italia di crescere fino a diventare uno dei cinque  Paesi più grandi economicamente al mondo.

 

La manifestazione su Remo Gaspari ha permesso, soprattutto, di prendere coscienza come l'Abruzzo sia divenuta una Regione protagonista dello sviluppo del Sud fino a diventare per il PIL concorrente con le Regioni del Nord e questo grazie a personaggi come Giuseppe Spataro, Filomena Delli Castelli, Remo Gaspari, Lorenzo Natali e tantissimi altri protagonisti che insieme hanno determinato le scelte per lo sviluppo.

 

Il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Spataro ha deciso di nominare Presidente Tino Di Sipio e Direttore Francesco Crivelli, per cui il Consiglio di Amministrazione risulta così articolato:

 

ORGANIGRAMMA  ISTITUTO GIUSEPPE SPATARO:

 

                                                                       

Tino Di Sipio – Presidente

Francesco Crivelli – Direttore

Francesco Di Filippo – socio fondatore

Licio Di Biase  - socio fondatore

Renzo Gallerati - Portavoce Pescara

Enrico Di Giuseppantonio - Portavoce Chieti

Pierangelo Guidobaldi - Portavoce Teramo

Alfonso D’Alfonso -  Portavoce L’Aquila

Nino Germano

Diego De Carolis

Vittoria D'Incecco

Mimmo Di Carlo

Roberta Rullo

Annalisa Piermattei

Giampiero Di Biase

Dino D’ Alessandro

 

PROGRAMMA

Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, stabilito il  programma dell’Istituto che si articola nei seguenti punti:

1 -  Ricostruzione e conservazione della storia della DC abruzzese e dei suoi protagonisti.

Entro il 2022 si provvederà ad organizzare iniziative su Remo Gaspari, Lorenzo Natali, Giuseppe Spataro, Filomena Delli Castelli ed Antonio Mancini. Inoltre ci si attiverà per far intitolare strade e strutture ai succitati personaggi. 

2 -  Approfondimenti dei temi della pubblica amministrazione.

Entro il 2022 si organizzeranno momenti di confronto sui temi della Burocrazia ( tra Bassanini e Legge 142 del 1990)

3 –Presentazione di pubblicazioni di politica e di argomenti  utili per le finalità dell’ associazione.

Entro il 2022 si organizzerà la presentazione del Volume su Andreotti curato dai figli. Inoltre si terrà una Lectio  magistralis su “la persona nella Costituzione” a cura di Nicola Occhiocupo.

Questi i punti principali ma verranno programmate altre iniziative, soprattutto legate al mondo giovanile ed universitario per portare a conoscenza della “vera” storia dei democratici cristiani dell’ Italia con particolare attenzione alla nostra Regione.

        

 

 

Addio Alitalia

on .

La sera del 14 ottobre, un amico con cui sono in contatto tramite la “chat” di un’associazione culturale, mi ha inviato la registrazione in viva voce del seguente messaggio: “Signore e Signori, benvenuti a Roma. Mi chiamo Marco D’Ippolito, sono il pilota che vi ha condotto da Bari fino a qui insieme al mio collega Maurizio, con gli assistenti di volo Marco, Clarissa, Flora e Camillo. Per tutti noi è stato l’ultimo volo con Alitalia, con il tricolore. Avrete sentito e probabilmente sentirete molte cose sulla nostra Compagnia ma tutti noi vi possiamo assicurare che a portarvi e ad avervi portato in giro per il mondo è stato un grande privilegio che abbiamo sempre vissuto con il cuore. La nostra storia, soprattutto quella di Alitalia, si conclude qua. Auguri a tutti noi e soprattutto a voi, con la certezza che troverete altri colleghi nostri che vi porteranno in giro per il mondo con la sicurezza e con la grande passione di sempre. Arrivederci.” Confesso che queste parole mi hanno profondamente colpito; andavano a sostituire la classica frase standard “Benvenuti a Roma. Grazie per aver volato con noi, speriamo di avervi di nuovo a bordo in una prossima occasione” Dal 14 ottobre, però, per l’Alitalia di occasioni non ce ne saranno più.

 

Ho inserito nella “chat” i miei sentimenti di delusione e dispiacere per la scomparsa della nostra Compagnia di bandiera, pur essendo stato spesso critico nei confronti della sua gestione da parte dei vari gruppi dirigenti che si sono alternati negli anni. Forse, esternare il mio sconforto è stato un errore! Perché, in risposta, oltre a molte identità di vedute da parte di vari colleghi, ho potuto leggere anche qualche fredda considerazione del tipo “Era un carrozzone allo sbando. Doveva finire così. Niente sentimentalismi”. Premesso che condivido pienamente le critiche  alla gestione scellerata dell’Alitalia e alla necessità di mettere fine ad un’attività in continuo deficit, senza nessuna prospettiva di risanamento ( anzi si sarebbe dovuto chiuderla molto prima), non credo si possa accettare che la perdita di un’azienda, vanto nazionale per molti anni, venga percepita come una vittoria in campo economico e non come una sconfitta in termini politici, economici, gestionali e di capacità di sviluppo e di tutela di quelle che sono le eccellenze del nostro Paese, che dovrebbero sempre volare alto, visto che siamo in tema, considerando le storiche capacità del nostro popolo in tutti i campi, non ultimo quello aeronautico.

 

Inoltre, tornando con i piedi sulla terra, non so quale sarà il futuro del Comandante Marco D’Ippolito, del suo equipaggio e degli oltre 8000 dipendenti Alitalia che, per il momento, sono fuori dal mondo del lavoro per colpe certamente non loro! Questo già sarebbe sufficiente a far venire il magone. Le parole del pilota D’Ippolito sanciscono ufficialmente la fine, comunque annunciata, della nostra Compagnia di bandiera ma vi assicuro che ascoltate in viva voce da una registrazione sonora, creano sicuramente un forte impatto emotivo, in particolare per chi, come me, ha operato per 40 anni nel mondo dell’aviazione, anche se mai in Alitalia. E’un pezzo di storia italiana che se ne va. Dalle sue ceneri nascerà ITA, una nuova Compagnia, molto ridimensionata per numero di dipendenti e di aerei; spero che non ci penalizzi, come abruzzesi, subentrando all’Alitalia nei movimenti da e per l’aeroporto di Pescara. Non posso non ricordare le parole di alcuni miei zii che, tantissimi anni fa, tornavano da Caracas solo con la nostra Compagnia di bandiera e alle mie domande del perché non utilizzassero anche altri vettori, spesso più economici, rispondevano che, una volta a bordo dell’areo con i nostri colori, si sentivano già a casa con 10 ore di anticipo. Rivendico, pertanto, il diritto di indignarmi quando la politica e le cattive gestioni distruggono le nostre aziende ma anche il diritto di esprimere apertamente, come cittadino italiano, delusione, rammarico e dispiacere quando ciò avviene.

 

 

 

                                                                                                          Antonio Di Gregorio