REGIONE

La Lega chiede alla Regione risposte immediate sul caso de Le Naiadi:

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<La via maestra è affidare subito la gestione temporanea al Comune>

 

<Non accetteremo soluzioni rabberciate che non mettano al primo posto l’interesse pubblico. Le Naiadi devono riaprire subito per tutelare i posti di lavoro dei dipendenti diretti e dell’indotto, e garantire nel contempo i servizi alla città>.  Il presidente del Consiglio Comunale di Pescara, Marcello Antonelli, nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina nella Sala consiliare del Comune di Pescara, sulla vicenda delle piscine Le Naiadi non ha usato mezze misure: <Per riaprire i cancelli della struttura la via maestra è quella che sosteniamo da mesi, ossia l’affidamento della gestione per un biennio al Comune di Pescara, che in questo senso ha già dato la sua piena disponibilità anche per via del mandato che l’assemblea cittadina ha conferito in questa direzione al sindaco Carlo Masci, votando all’unanimità un ordine del giorno lo scorso 15 marzo. Oggi, di fronte a questo stato di impasse, mi chiedo: come mai la Regione Abruzzo non apre le porte alla volontà di un’intera città di assumersi la responsabilità di far ripartire un complesso di tali potenzialità e che rappresenta, oltretutto, un forte tratto identitario non solo per Pescara e il suo hinterland ma direi per l’intera Regione?>.
Aprendo l’incontro il capogruppo in Consiglio regionale e comunale della Lega, Vincenzo D’Incecco, era stato altrettanto diretto: <Da giorni assisto sui mezzi di informazione a dichiarazioni strumentali che producono solo confusione. Il project financing da 5,3 milioni di euro, la cui fase istruttoria si è conclusa molto velocemente in questi giorni in Regione, è un capitolo a parte di questa storia, che valuteremo al momento e nelle sedi opportune. È chiaro che quando si tratta di assegnare per 20 anni a un privato un complesso così importante, le carte devono essere esaminate con cura prima di cedere la gestione di un grande impianto strategico per Pescara. Ma si tratta di un percorso lungo, mentre l’emergenza è ricominciare adesso l’attività>.

In conferenza stampa è intervenuto anche il segretario regionale della Lega, On. Luigi D’Eramo: <Credo che quella dell’affidamento al Comune di Pescara sia una soluzione percorribile ed è ciò che noi chiediamo con forza al Presidente Marsilio e all’assessore regionale allo Sport, Liris. La Lega ha già fatto intendere che asseconderà e voterà qualsiasi soluzione che stia dalla parte degli utenti e delle società sportive che frequentano Le Naiadi. Quindi dei lavoratori che vivono da troppo tempo una condizione di precarietà. È altrettanto chiaro che chiediamo massima trasparenza, perché questa è la linea politica della Lega, cioè quella di stare dalla parte dei cittadini e delle loro giuste aspettative>.

La questione delle Naiadi, vale la pena ricordarlo, si muove su canali separati relativi, il primo, all’affidamento immediato della gestione temporanea per favorirne l’immediata riapertura e, il secondo, sulla procedura per assegnare il complesso tramite procedura di project financing, come si diceva. Due anni fa, come si ricorderà, fu affidata la gestione, a seguito di una procedura pubblica, all’Ati “Naiadi2020”, esperienza finita purtroppo in modo negativo. Oggi vi sarebbe anche la possibilità di prendere contatti con il soggetto economico che risultò terzo nella graduatoria, con il quale la Regione pare si sia già consultata.

<L’una cosa non condiziona l’altra, pur di giungere in alcune settimane a riaprire i cancelli de Le Naiadi - ha concluso Antonelli - Se il presidente Marsilio o l’assessore Liris ci proporranno infatti l’affidamento temporaneo alla società che si classificò terza, noi non avremo nulla in contrario e saremmo disposti a fare un passo di lato a fronte di opportune garanzie di ripartenza. Ma credo che il tempo delle parole sia finito. Una cosa è certa: visto che nella giunta regionale del presidente Marsilio vi sono quattro assessori della Lega, è evidente che non voteremo a scatola chiusa provvedimenti che non condividiamo. Bisogna che chi governa oggi la Regione, e lo stesso assessore delegato producano un testo di delibera da portare velocemente al voto dell’Esecutivo per l’affidamento temporaneo de Le Naiadi e per poter quindi riaprire le piscine nel tempo tecnico minimo necessario. Lo avrebbero già potuto fare due o tre mesi fa. Il resto sono solo annunci inutili>.

Chiudendo l’incontro con i giornalisti, il presidente del Consiglio comunale ha motivato la ragione della convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio Comunale, già fissata per giovedì 24 giugno nel parcheggio delle piscine e alla quale sono stati invitati, oltre al presidente della Regione e all’assessore regionale al Patrimonio e allo Sport, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti delle società sportive. Un luogo scelto proprio per il suo valore simbolico. L’auspicio è che in quella sede vi siano già alcune risposte.

 

Pescara, 18 giugno 2021

 

                    

Il destino delle piscine Le Naiadi: la struttura è chiusa da ottobre

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Lavoratori e rappresentanti sindacali ricevuti oggi in Comune
Il sindaco Masci: <Entro questa settimana la Regione dovrà darci delle risposte>

 

<Sul destino immediato delle piscine Le Naiadi siamo stati e restiamo vigili. Entro questa settimana la Regione, così come si è impegnato a fare il presidente Marsilio, dovrà farci sapere come intende muoversi, come proprietaria della struttura, per uscire da questo stato di impasse e consentire quindi  la riapertura di un complesso turistico-sportivo che per la  nostra città ha un valore strategico>.  Incontrando questa mattina in Comune i rappresentanti sindacali e i delegati dei lavoratori delle Naiadi, il sindaco di Pescara Carlo Masci ha usato parole chiare. Alla riunione erano presenti anche il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli, l’assessore allo Sport Patrizia Martelli, Marcella Carletti, della Fisascat Cisl Abruzzo-Molise, e Guido Cupido della Slc Cigil.

<Noi ribadiamo - ha continuato il primo cittadino - di essere pronti a fare la nostra parte qualunque sia la soluzione che la Regione ci comunicherà. Il Comune è pronto ad acquisire la proprietà delle Naiadi e a intavolare una trattativa in questo senso; ma allo tempo lo scopo è quello di superare l’emergenza di dover riaprire in tempi rapidi in vista dell’estate, quindi da parte nostra vi è anche la disponibilità a una gestione a termine che consenta di far ripartire l’attività dell’utenza e tutelare i lavoratori diretti ed esterni. Se poi la Regione dovesse dirci di aver definito e trovato congrua la proposta di project-financing presentata ormai diverso tempo fa, noi saremo comunque soddisfatti perché Le Naiadi le abbiamo nel cuore e sappiamo cosa possono rappresentare per tutta la città. Ma bisogna far presto>.

Il complesso delle Naiadi nel corso dei decenni ha acquisito un ruolo importante sia di natura sociale che sportiva; non meno importanti sono state e sarebbero le ricadute legate alla promozione del territorio e dell’immagine a scopo turistico. Sono 60 attualmente i lavoratori i Cigs, che si portano sulle spalle gli effetti negativi di una gestione provvisoria affidata due anni a un’associazione di imprese e purtroppo finita male.

Per il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli <è giunto il momento delle scelte ed è chiaro che sarebbe molto grave qualsiasi ulteriore dilazione rispetto alle aspettative che la comunità e gli sportivi rilanciano da ottobre, ossia da quando tutto si è bloccato per l’ennesima volta. Mi auguro davvero che le risposte promesse arrivino>.

<Siamo soddisfatti di quanto ci ha detto oggi il sindaco Masci - hanno dichiarato Marcella Carletti e Guido Cupido – Si è persa una quantità enorme di tempo e la vicinanza dell’amministrazione comunale spero rappresenti la svolta che auspichiamo non solo nell’interesse dei lavoratori, che sono giunti allo stremo delle forze, ma anche della popolazione e dei frequentatori delle Naiadi, un impianto che è il terzo più grande in Europa e che ha scritto la storia di Pescara>.


Pescara, 24 maggio 2021 

Il Centro Diurno integrato resterà a Pescara

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L’impegno di Regione e Asl dinanzi al Comitato ristretto dei sindaci

Un impegno preciso volto a evitare la chiusura del Centro diurno integrato di via Vespucci, che passi, nell’immediato, attraverso un provvedimento di proroga dell’attività nelle more di un piano per il definitivo salvataggio della struttura: lo hanno assunto l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, e il manager della Azienda sanitaria, Vincenzo Ciamponi,  nel corso della riunione in videoconferenza del Comitato ristretto dei sindaci,  rispondendo alla richiesta in tal senso del presidente dell’organismo e primo cittadino di Pescara, Carlo Masci. 

<Un centro che funziona - ha detto Carlo Masci - e che ha garantito nel tempo un eccellente servizio di assistenza e la continuità dei servizi terapeutici e riabilitativi dei pazienti interessati, e quindi a supporto delle loro famiglie, non può essere smantellato senza motivazioni approfondite e circostanziate. La riunione del comitato di oggi è stata molto utile e proficua, anche per la presenza dell’Intersindacale e dei rappresentanti delle organizzazioni di categoria. L’impegno a tutelare i pazienti e a garantire la continuità assistenziale è per me molto importante per far sì che questo servizio resti a Pescara. Ora mi aspetto una risposta definitiva alle problematiche che ho sollevato>.

Riguardo alla riorganizzazione della rete ospedaliera sarà invece necessario integrare la fase di concertazione che dovrà portare a un documento definitivo: <E’ comunque importante – ha proseguito Masci – che la Regione e la Asl ci abbiano confermato questa mattina come quella esistente, e che ci è stata consegnata, sia solo una bozza  del testo da approvare. Ma ciò che è fondamentale è che oggi ci sia stato comunicato con chiarezza che il Comitato ristretto dei sindaci della Asl , che svolge il ruolo di intermediario tra le esigenze della popolazione e la Regione che deve decidere, avrà un ruolo nel fornire gli elementi utili alla stesura di un documento definitivo che risponda alle aspettative del territorio>. È stata infatti proprio l’assessore Verì a specificare che l’approvazione della delibera di riordino della rete ospedaliere, quindi anche per la provincia di Pescara, sarà votata dal Consiglio regionale e non risulterà un atto di Giunta. Questo significa che vi saranno gli approfondimenti e il confronto necessari a far sì che questo percorso sia condiviso prima all’interno della Quinta commissione e quindi nell’aula dell’Emiciclo.

 

Pescara, 28 maggio 2021

                    

La Protezione Civile chiarisca i termini per la presentazione delle domande CAS

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La situazione della scadenza per i cittadini del Cratere Sisma Centro Italia per usufruire dei benefici del CAS (contributi per autonoma sistemazione) fissata al 15 gennaio ha bisogno di un chiarimento urgente da parte della Protezione Civile nazionale per evitare che nella situazione di emergenza pandemica si determino code ed assembramenti presso gli uffici comunali preposti nei 22 comuni interessati.     

Come Anci Abruzzo abbiamo fatto un passo in tal senso perché a noi appare chiaro che il termine in questione è di carattere ordinatorio e non perentorio e non determina il decadimento dal diritto di usufruire del contributo per i cittadini che sono fuori dalle loro abitazioni non per loro volontà.

La richiesta è motivata dal permanere e dalla proroga dello stato di emergenza collegato agli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successive repliche,  aggravato dall'attuale emergenza collegata all'epidemia da covid-19  che ricordiamo ha visto la nostra regione in zona rossa dal 16 novembre quando la Regione Abruzzo l’ha istituita con l’estensione dovuta al DPCM Natale del Governo che impediva di fatto la presentazione delle domande.

Chiediamo quindi che sia chiarita l'interpretazione dell’ Ordinanza  di Protezione Civile n. 614 del 12.11.2019 prevede che “La dichiarazione di cui al comma 1 deve essere presentata entro il 15 gennaio di ciascun anno” chiarendo il carattere ordinatorio e contestualmente sia fissata una congrua proroga considerato che il grande numero di utenti  che dovrà adempiere a tale obbligo non troverebbero la necessaria assistenza dagli uffici per offrire un supporto alla compilazione della stessa e si determinerebbero situazioni di potenziale rischio di contagi da assembramenti che vanno assolutamente evitati.

 

Il Presidente

Gianguido D’Alberto