Ultimissime

Emergenza in Abruzzo per il Patrimonio Culturale

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Al Presidente della Giunta Regionale dell’Abruzzo, Marco Marsilio 
All’Assessore alla Cultura della Regione Abruzzo, Daniele D’Amario
   e p. c.    Al Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri
                      
La confusione regna sovrana nel mondo dei Beni Culturali in Abruzzo. Stiamo assistendo in questi mesi di Pandemia ad una smobilitazione delle strutture e dei servizi dei beni Culturali. Alcuni problemi scaturiscono da pensionamenti e da trasferimenti, molte volte senza l’individuazione di sostituti, che determinano vuoti di assoluta gravità. Il Polo museale manca di personale, così come la Sovrintendenza e poi il vuoto determinatosi a L’Aquila con il trasferimento del sovrintendente del Polo aquilano. Ai ruoli apicali si assommano poi mancanza di personale a causa anche del blocco dei concorsi. Queste anomalie stanno producendo, però, dei disastri sul territorio  non più tollerabili: San Clemente a Casauria, il gioiello della regione Abruzzo, chiuso dalla scorsa estate, così come la Badia Morronese, così come recentemente il Museo archeologico di Chieti tanto per citare i macroscopici disastri. Ma i problemi non finiscono con gli spazi non più fruibili, ci sono poi i tantissimi lavori bloccati e così emerge con tutta la sua sofferenza alcune realtà come Santa Maria Maggiore di Caramanico che attende il progetto di risanamento, pur essendoci le risorse, così come i lavori di scavi del lotto Rampigna di Pescara bloccati dai ritardi della Soprintendenza, intervento su cui, però, il Comune è notevolmente avanti negli impegni. Questa situazione non è  più tollerabile per una Regione che intende scommettere sul proprio Patrimonio Culturale per rafforzare il richiamo turistico soprattutto delle aree interne che non hanno grandi opportunità di sviluppo. Occorre una mobilitazione delle realtà istituzionali sia regionale che deputate alla gestione del Patrimonio Culturale regionale sollecitando il Nuovo Ministero della Cultura affinché l’Abruzzo diventi un caso su cui intervenire con decisione e tempestività, soprattutto con il rafforzamento del personale. La Regione Abruzzo deve essere protagonista di questo rilancio, anche in vista di una probabile ripresa delle attività turistico-culturali. 

                                           Licio Di Biase - Presidente Associazione Culturale "Pescaratutela"
     

Pescara, marzo   2021

Contro l'annessione di Spoltore e Montesilvano a Pescara

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La nostra testata è contro l'annessione di Spoltore e Montesilvano a Pescara e siccome nessuno ha il coraggio di dire che questa è una grandissima PUTTANATA, ci pensiamo noi. Non pubblicheremo su queste pagine tutte le questioni inerenti il processo di fusione e di sospensione della Democrazia e continueremo a sottolineare la non sostenibilità di questo processo. 

DOCUMENTO PER IL POPOLARISMO NEL PAESE E NELLE ISTITUZIONI

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“Quello che non accettiamo è che la nostra esperienza complessiva sia bollata con un marchio d’infamia” (Aldo Moro)

 

DOCUMENTO PER IL POPOLARISMO NEL PAESE E NELLE ISTITUZIONI

 

“LABORATORIO SPATARO”

Scuola di formazione politica

per il  popolarismo nel Paese e nelle Istituzioni

 

“Nessun processo, nessuna sentenza, lo ripetiamo una volta di più, può riscrivere la storia del nostro Paese. Nessun processo, nessuna sentenza può capovolgere gli eventi politici e i valori civili del dopoguerra. Nessun processo, nessuna sentenza potrà mai convincerci, né convincere gli italiani che noi discendiamo da una storia malfamata. Al contrario, la nostra è stata una storia meritevole e onorata. La rivendichiamo con convinzione come un valore”

(Marco Follini – 1° Congresso Nazionale Udc –Roma, 8 dicembre 2002)

 


SE NE PARLI


Questo documento è il frutto di incontri, riflessioni e dibattiti organizzati dall’Istituto di Cultura “Giuseppe Spataro”, ora “Laboratorio Spataro – scuola di formazione per il popolarismo”, e dal Coordinamento “Democratici Cristiani per l’Abruzzo”, ora “Democratici e popolari per l’Abruzzo”.   Vuole essere uno stimolo alla riflessioni dinanzi alla scomparsa di qualsiasi riferimento nello scenario politico contemporaneo al Popolarismo e al cattolicesimo-democratico. Ovvio, non vi è la presunzione della completezza e della definizione dei temi  e dei contenuti, ma vuole essere uno strumento per sollecitare la riflessione. Infatti, il titolo è: “Se ne parli”. (CONTINUA)